Stampa
IMG_20240822_214402
Il mio viaggio a Castellò con il Corpo Europeo di Solidarietà: un’immersione nelle tradizioni valenciane

Meho Sulemanski

 

Grazie al Corpo Europeo di Solidarietà (ESC), nella sua sezione dedicata alle iniziative locali e nell’ambito del progetto “Ser Roder” coordinato dalla comparsa/associazione “Els Roders”, nel mese di agosto 2024 ho avuto l’opportunità di vivere un’esperienza straordinaria nella città di Castellò, situata nel País Valencià. Sono stato ospite della comparsa “Els Roders” con il progetto “Ser Roder” per seguire da vicino lo svolgimento delle festività locali, in particolare quelle che rivisitano uno dei periodi più significativi della storia spagnola e valenciana: il periodo della dominazione degli arabi (mori).

Sono stati quasi dieci giorni intensi, pieni di emozioni e scoperte, in cui ho avuto il privilegio di entrare a far parte di una delle “comparse”, gruppi che animano le celebrazioni cittadine. Le comparse sono associazioni che incarnano l’anima di queste feste e si dividono tra fazioni “moresche” e “cristiane”. Io sono stato accolto dalla comparsa Els Roders, la più piccola e tradizionalista del gruppo, profondamente radicata nella cultura valenciana. L’accoglienza che ho ricevuto è stata a dir poco spettacolare: mi sono sentito parte di una vera e propria famiglia.

Durante il mio soggiorno, ho vissuto giornate ricche di attività, tra preparazioni per le sfilate, cene collettive, momenti di festa e convivialità che mi hanno fatto sentire non solo ospite, ma parte integrante della comunità di Castellò. La comparsa Els Roders, con il suo spirito autentico e la sua forte connessione alle tradizioni locali, mi ha colpito profondamente. Ho ammirato il loro rispetto per la storia e il modo in cui, con entusiasmo e dedizione, rivivono momenti cruciali del passato in chiave popolare e celebrativa.

Le feste dei mori e dei cristiani –  Moros i Cristians de Castellò che si svolgono appunto nella piccola città di Castellò, come in molte altre città valenciane e spagnole, non sono semplici rievocazioni storiche. Sono il simbolo di una comunità unita, che attraverso queste celebrazioni consolida il proprio senso di appartenenza. Non c’è spazio per la nostalgia del passato né per la propaganda politica: tutto ruota attorno alla celebrazione della convivenza e della storia condivisa. Le battaglie e le vittorie vengono riproposte in modo festoso, portando la storia nelle strade e tra la gente, attraverso sfilate, musica, costumi tradizionali e una gioia collettiva che coinvolge tutti, residenti e visitatori.

Essere parte di tutto questo è stato un onore che porterò con me per sempre. Il calore del popolo di Castellò, la generosa ospitalità dell’amministrazione comunale, della comparsa Els Roders, dell’Afmic (l’associazione che coordina le comparse), e di tutta la cittadinanza mi hanno fatto sentire a casa. Ho trovato un luogo dove tradizioni secolari sono vissute con grande modernità e spirito di coesione sociale. Insieme a Els Roders, ho avuto la fortuna di sperimentare in prima persona quanto queste celebrazioni siano parte integrante della vita quotidiana della città e come contribuiscano a rafforzare i legami all’interno della comunità.

Torno a casa con una nuova consapevolezza: le feste moresche e cristiane di Castellò non sono solo un evento storico, ma un’occasione per vivere l’unità, il rispetto reciproco e la gioia di stare insieme. Sono grato per aver potuto partecipare a qualcosa di così speciale e significativo, e porto nel cuore il calore e l’affetto che questa città mi ha donato.

Corpo Europeo di Solidarietà, Erasmus+ e i progetti locali: un’opportunità unica

Il Corpo Europeo di Solidarietà IMG_20240822_144229 IMG_20240822_214402 IMG_20240825_154020 IMG_20240825_185832 IMG_20240825_202653 IMG_20240827_223707 IMG_20240830_222011 IMG_20240831_000719 e il programma Erasmus+ rappresentano molto più di una semplice opportunità di studio o lavoro all’estero. Sono strumenti preziosi che permettono di conoscere nuove culture, condividere esperienze professionali e creare reti di contatti internazionali. Nel mio caso, l’esperienza di job shadowing è stata un’occasione formativa straordinaria. Questa modalità consente di osservare da vicino il lavoro di enti o istituzioni, favorendo lo scambio di buone pratiche e lo sviluppo di competenze in contesti reali.

Grazie al job shadowing, ho potuto non solo approfondire la mia conoscenza delle dinamiche amministrative, festive e culturali di Castellò, ma anche vivere direttamente l’impatto che le tradizioni locali hanno sul tessuto sociale. La dimensione interculturale di CES ed Erasmus+ è una delle sue caratteristiche più preziose: offre l’opportunità di immergersi in nuove realtà, comprendere le sfide e le opportunità che queste presentano e, allo stesso tempo, arricchirsi a livello personale e professionale.

Grazie al Comune di Castellò, all’Afmic e alla comparsa Els Roders, ho sperimentato l’importanza di programmi come il CES, che non solo promuovono la crescita individuale, ma anche la coesione e la collaborazione a livello europeo. Erasmus+ e CES, con le loro numerose opportunità, aprono le porte a un futuro di condivisione e scoperta, valorizzando il patrimonio culturale e umano che ognuno di noi porta con sé.

Informagiovani Ravenna: un punto di riferimento per le esperienze formative all’estero

Un esempio concreto di come Erasmus+ e il Corpo Europeo di Solidarietà possono trasformare la vita delle persone è il lavoro svolto dall’Informagiovani Ravenna. Questo centro opera attivamente nella promozione delle opportunità offerte da questi programmi, diventando un punto di riferimento per giovani e adulti che desiderano vivere un’esperienza formativa all’estero. Informagiovani Ravenna supporta chi vuole cogliere queste occasioni, offrendo assistenza in ogni fase del percorso: dalla ricerca delle opportunità, alla compilazione delle candidature, fino all’accompagnamento durante l’esperienza.

Il centro promuove diverse azioni legate a Erasmus+ e al CES, tra cui tirocini, scambi giovanili, volontariato europeo e, naturalmente, job shadowing, permettendo ai partecipanti di fare esperienze immersive come quella che ho vissuto a Castellò. Grazie a queste opportunità, i giovani possono sviluppare competenze trasversali, ampliare i propri orizzonti culturali e migliorare le proprie prospettive professionali.

Informagiovani Ravenna si impegna a rendere accessibili queste esperienze a tutti, promuovendo una maggiore partecipazione e fornendo supporto in ogni passaggio burocratico. Grazie alla loro guida, molti giovani hanno potuto esplorare nuove realtà, migliorare le proprie competenze linguistiche e culturali, e stringere legami internazionali che arricchiscono sia il loro percorso di vita che la loro carriera.

Collaborare con strutture come Informagiovani Ravenna significa essere parte di una rete che, attraverso Erasmus+ e il CES, crea ponti tra culture, professioni e persone, arricchendo non solo i partecipanti, ma anche le comunità in cui essi si inseriscono. La mia esperienza a Castellò ne è un esempio perfetto: un’esperienza resa possibile dal CES e sostenuta da un’organizzazione che crede profondamente nel valore della formazione internazionale.

In conclusione, Erasmus+ e il Corpo Europeo di Solidarietà, con il supporto di realtà come Informagiovani Ravenna, sono molto più che programmi di mobilità. Sono esperienze trasformative che aprono le porte a nuove opportunità, crescita personale e scambi culturali senza precedenti. Per tutti coloro che desiderano scoprire il mondo e, al contempo, scoprire se stessi, queste iniziative sono la chiave per un futuro di successo e arricchimento personale.